La stima del danno.
Ad incarico ricevuto, il perito esegue un primo sopralluogo, il quale, in base all’eventuale complessità dell’evento, può essere seguito da ulteriori sopralluoghi.
Durante il sopralluogo, viene eseguito un rilievo delle parti danneggiate, mediante l’utilizzo di metro laser ed igrometro (se si tratta di infiltrazione di acqua).
In seguito viene accertata la dinamica dell’evento che ha causato il danno.
Successivamente si procede alla stima del danno; il perito prende in considerazione:
- Il valore del fabbricato al momento dell’incendio
- Il costo di rifacimento o ricostruzione delle parti danneggiate e/o distrutte
- Il valore di eventuali materiali riutilizzabili, al netto delle spese di recupero.
Una volta a conoscenza di tutti gli elementi in gioco viene redatta la perizia del danno, propriamente detta, la quale si divide sostanzialmente in tre parti:
- La relazione tecnica;
- Il computo metrico estimativo;
- Gli elaborati grafici e gli allegati fotografici.